venerdì 11 febbraio 2022

 

Per una migliore fruizione, questo blog è stato spostato all'indirizzo www.lucianopiazza.com

Ringrazio tutti quelli che in questi dieci anni mi hanno seguito, augurandomi che continuino a farlo anche sul nuovo sito.

A presto!


mercoledì 17 novembre 2021

Chiuso per non ferie


Il clangore dell'ancora del traghetto, che lasciata cadere di peso trascina la sua grossa catena a maglia rinforzata e la fa scorrere nell'occhio di cubia, desta il porto dal torpore autunnale. Il grosso mezzo ruota su se stesso al centro del bacino, davvero a pochi metri da Piazza Grande ormeggiata sul molo opposto, e  con un breve ruggito del motore e il ribollio delle acque intorno porta la poppa in banchina. La manovra provoca una vibrazione che che si ripercuote sulla mia piccola imbarcazione facendo stridere le cime di ormeggio al ritmo della risacca.

domenica 14 novembre 2021

Tirreno d'inverno

La sveglia è puntata alle sei in considerazione dell'alba che è prevista alle sette. Dato che le giornate si sono accorciate molto vorrei partire con il primissimo chiarore per sfruttare tutte le ore di luce, ma lasciare da soli un ormeggio a pacchetto lungo il fiume è sempre una faccenda lunga e complessa, e quindi finisco con il mollare l'ultima cima che mi vincola alla barca di fianco alle sette passate, sollazzando con lo spettacolo un grosso cigno (sulla foce del Tevere ci sono i cigni) che ha osservato con attenzione ininterrotta tutta la manovra. Ho indosso la cerata completa e gli stivali, più a protezione dell'umidità, che ricompre completamente la coperta di Piazza Grande, che del freddo; l'aria è incredibilmente tiepida per la stagione.

mercoledì 16 ottobre 2019

Lo straniero


Sono ormeggiato lungo una banchina mattonata cinta di pietra, qualcosa che somiglia molto a un marciapiedi. Non è un marina privato ma un porto pubblico: non ho servizi e non ho luce o acqua, se non le mie scorte. Le mie finestre, gli oblò, si aprono poco sopra il livello stradale, come quelle di un basso, di un seminterrato. E come in un seminterrato, raccolgono polvere. 

sabato 15 dicembre 2018

Nuove parole di carta



Un nuovo libro, il terzo, per Piazza Grande. La vela di Odessa. Una navigazione tra le acque e la storia del Mar Nero e dell'Egeo. 
Una lunga navigazione in un mare ignorato dai diportisti, 3600 miglia circa, che mi ha condotto fino a Odessa, in Ucraina. Pensieri e piccole avventure con un occhio sempre rivolto alla storia e alla situazione sociale e politica dei paesi visitati.
Sono davvero soddisfatto del risultato di più due anni di studio, di navigazione e di scrittura
Può essere acquistato sul sito La vela di Odessa o presso le seguenti librerie:

Clipper, Via Marcantonio Bragadin, 42 – Roma
Libreria del mare, Via Broletto, 28 – Milano
Libreria internazionale Il Mare, Via del Vantaggio, 19 – Roma
Libreria del viaggiatore, Via del Pellegrino, 165- Roma
Grazie e buona lettura!

sabato 27 gennaio 2018

Profumo di Golden Globe



Quello che colpisce immediatamente di Francesco Cappelletti è la sua semplicità. È in procinto di partire per un giro del mondo in solitaria e ne parla con più modestia di tanti quando raccontano della loro epica esperienza sulla terribile tratta Anzio-Ponza. La sua barca, un vecchio 33 piedi che ha praticamente ricostruito da sé fin nelle strutture, ha meno strumentazione elettronica di una qualsiasi imbarcazione che naviga all'Elba in estate.

Un giorno, per caso, ha letto il bando della Golden Globe, regata celebrativa dei cinquanta anni dalla prima regata in solitaria senza scalo (quella di Moitessier, di Knox-Johnston, di Crowhurst) e ha deciso di partecipare. Passerà circa nove mesi da solo, doppierà i tre capi dell'oceano meridionale, navigherà in condizioni meteo estreme, e sul suo volto c'è il sorriso sereno di chi non sta sfidando né il mondo né se stesso, ma ha solo voglia di fare una cosa e la fa.

Quella di Francesco è una storia d'altri tempi, al cui centro c'è l'uomo e non attrezzature iperteconologiche, routier e meteorologi che indicano da casa la rotta da seguire e budget stellari. Ci sono gli amici che lo aiutano e che hanno il volto dell'artigiano appassionato che ha voglia di condividere con lui l'impresa. Ci sono alcuni piccoli sponsor con il desiderio di mettersi in gioco, di sperimentare, di crescere. E soprattutto c'è la sua pacata determinazione.

Ho avuto il piacere di ospitarlo a casa mia in occasione di una sua serata presso la Lega Navale di Roma, insieme alla sua compagna Silvia; entrambi persone che ispirano fiducia e simpatia al primo sguardo.
Le federazioni, le associazioni, i circoli dovrebbero sponsorizzare quelli come lui, perché rappresentano quell'Italia ingegnosa e laboriosa, pronta a lottare con mezzi limitati e anche a vincere.
Francesco è uno di noi, solo con più capacità e coraggio.