sabato 2 marzo 2013

Divisorio del gavone di prua

Se le cose dentro il gavone ballano, si mettono in condizione di non ballare più. Semplice, no?

Due pezzacci di legno rimediati in cantina, un avanzo di impregnante e qualche ora di lavoro. Qualche ora, non dieci minuti come la semplicità visuale induce a pensare. Vuoi per la scomodità endemica di qualunque lavoro si faccia a bordo, vuoi per l'implicito obbligo di tendere alla perfezione che prende puntualmente la vil razza dei bricoleur nautici, alla fine è andato via un mezzo pomeriggio. Però è carino e funzionale, malgrado l'aspetto da steccato dei cavalli in un ranch texano.

Il tutto condito da un pallido sole che a metà giornata ha stiepidito l'aria dando un timidissimo assaggio della primavera ventura. Per la prima volta da non so quando ho aperto i passauomo per far circolare l'aria non per cambiarla ma per stare più fresco. Domani, pare, sarà anche meglio.
Avanti il prossimo; lavoro. La giornata anche oggi l'ho fatta!

2 commenti:

  1. non mi è chiaro, ma a prua non c'è una cabina?
    oppure è tutta vuota, come alcune barche fatte per regatare?

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  2. La prospettiva della foto falsa l'immagine. E' semplicemente il gavone che sta sotto la cuccetta di prua, dietro la paratia che si vede in fondo c'è il serbatoio dell'acqua a V. La foto è fatta da uno sportellino in basso.

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