Rotta 2012 - Ionio


Adriatico, Ionio, Tirreno


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La navigazione dell'estate 2012 è durata circa due mesi. Partenza da Sanbenedetto del Tronto, nel medio Adriatico, discesa di tutta la costa italiana fino a Otranto passando per le isole Tremiti. Poi prua verso la Grecia, dove Piazza Grande ha gironzolato a lungo toccando tutte le isole ioniche ad eccezione di Zante. Rientro diretto su Reggio Calabria, una puntata rapidissima a Lipari, poi Palermo, Ustica, Olbia ed infine traversata del Tirreno fino a Roma.

Vieste
 
Percorse circa 1.400 miglia, un po' con tutte le condizioni di mare e vento, tuttavia senza mai avventurarsi con previsioni superiori ai 30 nodi. Insomma, navigazioni tranquille, ma non sonnolente!

La Grecia ionica è bellissima, accogliente e moderatamente affollata, di certo molto meno che il Tirreno italiano. Le isole maggiori offrono confort e svaghi, mentre le minori ancoraggi solitari ed atmosfere incredibili. Alcune entrano veramente nel cuore.

Itaca
 

Corfù, Lefkada, Itaca, Cefalonia, ma anche Othoni, Merlera, Kalamos, Kastos, Atokos, Skorpios, l'elenco è lungo, ognuna di esse si fa apprezzare per una qualche ragione.

Il vento nello Ionio orientale in estate è costante da nord, si alza verso l'una e raramente supera i 20/25 nodi per poi calare a sera. Questo consente una pianificazione degli spostamenti con un buon margine di certezza. Bisogna solo fare un po' di attenzione nei canali fra le isole dove l'aumento di intensità può essere notevole.


Due mesi e neanche un marina! Tante rade, alcune bellissime altre meno, ormeggio generalmente con ancora e cime a terra. Poi parecchi porti, che in Grecia non hanno corpi morti, quindi anche qui ancora e poi cime in banchina. Arrivando a pomeriggio non ancora inoltrato il posto generalmente si trova, altrimenti si cerca un punto riparato e se si ha voglia si va a terra col tender.

Paxos
 
Nel complesso, una situazione ed una umanità meno chiassose che da noi, meno lusso e più mare anche se, ovviamente, nei centri maggiori, soprattutto intorno a Lefkada, le flottiglie di charter sciamano ovunque in abbondanza. Ma basta allontanarsi di poche miglia per trovare il proprio piccolo, personale, angolo di paradiso, dove il mare ed il vento cullano ed accarezzano il navigante rompendo appena il silenzio, fino a che il cielo si ammanta di stelle e ci si sente in perfetta armonia con la natura.





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