Sono ormeggiato lungo una banchina mattonata cinta di pietra, qualcosa che somiglia molto a un marciapiedi. Non è un marina privato ma un porto pubblico: non ho servizi e non ho luce o acqua, se non le mie scorte. Le mie finestre, gli oblò, si aprono poco sopra il livello stradale, come quelle di un basso, di un seminterrato. E come in un seminterrato, raccolgono polvere.