giovedì 13 giugno 2013

Argostoli 1943


La tragedia della seconda guerra mondiale ha avuto, come è noto, una delle sue più drammatiche pagine proprio qui ad Argostoli. Nel caos dell'assenza di ordini in cui era precipitato l'esercito italiano dopo l'otto settembre del '43, la divisione Acqui venne massacrata a sangue freddo dai nazisti dopo essersi arresa non senza aver tentato un'eroica quanto improbabile resistenza. Circa 10.000 soldati sono morti in questo luogo ed il loro corpi, per ordine del comando supremo tedesco, gettati in mare o lasciati marcire in fondo a qualche dirupo. Pochi i superstiti, alcuni grazie all'aiuto, a volte pagato con la vita, offerto dagli abitanti di Cefalonia.

Ci sono voluti 30 anni per erigere questo sacrario, visitarlo oggi è un'emozione che tocca nel profondo. Se fossi credente forse pregherei, ma non lo sono, mi limito ad un momento di raccoglimento e a mandare un pensiero a questi uomini, spesso poco più che ventenni, che hanno dato la vita per qualcosa che non la meritava e che forse neanche ben comprendevano.

A noi, cresciuti nella retorica antimilitaristica, non meno dannosa di quella militaristica, non resta che riflettere su quanto dei nostri agi e della nostra libertà è fondato sul sacrificio e sul sangue dei nostri connazionali in divisa.

2 commenti:

  1. ci sono andato alcuni anni fa, anche come riparazione ad una mancanza durata troppo a lungo, nonostante le molte vacanze trascorse fra Itaca e Cefalonia. E' stata una visita di intensa commozione.
    Augusto

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  2. Che dire, sono momenti per i più lontani (e per fortuna dico io).
    Per i pochi che come me si sono trovati in teatri di guerra, sentire alla fine della giornata la tromba inneggiare il "SILENZIO" fa venire la pelle d'oca.
    No aggiungo altro se non il link:
    http://youtu.be/4qw6uHqWMjM
    buon ascolto

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