Un vecchio adagio dice che la più precisa pianificazione non può sostituire una botta di culo ben assestata ed io è proprio quella che stavo aspettando. Intendiamoci, non un colpo di fortuna cieco, diciamo che confidavo di trovare qualche giorno di vento non troppo sostenuto per affrontare l'Egeo centrale, il regno incontrastato del Meltemi. Lo confidavo perchè il Meltemi in giugno generalmente non è ancora bene assestato e concede, come le previsioni sembrano dire per le prossime 36/48 ore, momenti di tregua. Insomma, domani via attraverso il Kefiras, l'imbuto cui perfino il Sig. Venturi in persona si sarebbe intimorito, specialmente a guardarlo da sud verso nord. Farlo senza la certezza del meteo sarebbe una pazzia, tutti i portolani mettoni in guardia, parlano di tempeste forza 10, di navi enormi in difficoltà, ed io che pazzo non sono alle prime avvisaglie di difficoltà sono pronto a girare la prua e tornarmene indietro. Ma tentar non nuoce, del resto anche Capo Horn, il terrore di tutti i bastimenti dell'antichità, c'è chi l'ha fatto in bonaccia. Guardando la carta nautica della zona si capisce bene quello che sto dicendo.
In banchina sono fra una coppia inglese ed una francese. Mi hanno visto che trafficavo con le taniche, ho fatto tre viaggi, andando ogni volta a terra con un simpatico giochino: filo catena col telecomando, avvicino la poppa, salto giù e richiamo la catena sempre col telecomando. Viceversa per risalire: si risparmia sulla passerella. Tornando dal tentativo fallito di fare la spesa, ho trovato la signora inglese che dava da mangiare ad un paio di cani randagi adottati dalla comunità dei naviganti. Abbiamo iniziato a chiacchierare, si è complimentata per il giochino del telecomando, poi le ho detto che avevo trovato tutti i supermarket chiusi ed avevo finito praticamente le provviste. Posso offrirle un po' di questo?, mi fa mostrandomi la ciotola con il Ciappi per i cani. Grazie, non si disturbi, replico sorridendo. Ovviamente scherzavo, aggiunge. Ma dai? Ed io che credevo dicesse sul serio! Ma che forti questi inglese che si incontrano in Egeo, sprizzano simpatia da tutti i pori.
Non è mancato neanche il momento adrenalinico oggi. Sul radar (l'AIS per i lettori velisti), ho iniziato a vedere una nave che puntava su di me a velocità folle, oltre 30 nodi. A vista non era individuabile, ma lo strumento dava 20 minuti all'impatto; ho sperato che essendo la mia velocità inconstante il rilevamento cambiasse ma non cambiava. Dopo circa un quarto d'ora ho visto questo mostro, un enorme catamarano di quelli che trasportano passeggeri tra isole lontane (c'era il Fiumicino-Olbia anni fa, poi soppresso), dritto verso di me ed ho calcolato non più di tre minuti di distanza fra noi. Ho acceso il motore per essere più manovriero, ma in realtà ero molto indeciso sul da farsi. In teoria la precedenza era mia in quanto imbarcazione a vela, in pratica è come litigare con Mike Tyson, anche se hai ragione da vendere eviti lo scontro diretto, e comunque manovrare senza doverlo fare può essere pericoloso, potrebbe confondere le idee all'altro. Sono rimasto così per un paio di interminabili minuti fino a quando il mostro ha accostato qualche grado per passarmi di poppa. All's well, that ends well, come dicono gli inglesi. No, basta inglesi, almeno per oggi!
A cena, scarseggiando la cambusa, mi sono concesso una taverna. Lì ho conosciuto una simpatica coppia di Atene che poi ho invitato a bordo a bere una birra. Chiacchierando un'ulteriore conferma che l'Italia è per i greci un punto di riferimento importante, che hanno ammirazione per noi. Mi hanno riferito un detto che hanno loro: i greci vorrebbero somigliare agli italiani ma somigliano ai turchi. Poveri turchi! Ma poveri pure noi italiani che a volte vediamo solo chi ci considera pizza e mandolino e non capiamo il nostro vero valore. Comunque, l'ho già detto, lo ridico: a me i greci... me piaciono!
Grande Luciano, è come essere a bordo con te!
RispondiEliminaPietro
ah, 'sti inglesi! cominciano a starmi davvero sui maroni. E domani altra lettura di questo bellissimo racconto, "ci" aspetta Doro!
RispondiEliminaBV!
Augusto
Il giochino dell'ancora ha fatto effetto.
RispondiEliminaVisto che sulla mia barchetta è a mano mi sto esercitando a fare l'equilibrista sai che figurone, secondo me riesco anche a raccimolare qualche soldino :-D